Piano astrale ed emozioni: essere felici condiziona la realtà

Piano astrale ed emozioni: essere felici condiziona la realtà

Al corpo o piano astrale (sono sinonimi) corrisponde il livello emozionale (nella Cabala si chiama sfera di Iesod). Questo significa che il mondo astrale è regolato dalle emozioni, e che quando ci emozioniamo il nostro corpo astrale vibra. Queste vibrazioni corrispondono a degli specifici colori.
Va detto però che funziona un po’ come il ciclo della pioggia: le emozioni che proviamo e che vibrano in astrale vanno a colorare quel piano, in cui siamo immersi, e da cui si crea la realtà. Più colori scuri e cupi immettiamo nell’astrale, più questo creerà poi una realtà cupa e scura.

Più nell’astrale ci sono colori cupi, dovuti a emozioni dense come vendetta, rancore, superbia… più ciò che precipita nella realtà – e la crea – è “colorato” di queste emozioni. Quello che noi proviamo permea il piano astrale, si accumula e poi ricade. Quindi è importante avere una corretta gestione delle emozioni (il che non significa rimuoverle, ma trasmutarle) di modo da proiettare in astrale i colori migliori per avere poi una realtà più congeniale ai nostri obiettivi e alla nostra serenità. Nella fattispecie: oro, rosa e azzurro. Colori pastello.

C’è un unico modo per trasmutare le emozioni, il che è un’operazione alchemica: starci dentro. Riconosco ciò che provo, gli do un senso (è utile conoscere le emozioni, la loro origine, ciò che le ha causate, qual è l’antidoto) e ascolto l’emozione: dove la provo, che colore ha, che immagine mi viene in mente. La respiro. Piano piano questa passa, regalandoci una migliore comprensione di noi stessi.

Imparare a canalizzare il Sé superiore

Imparare a canalizzare il Sé superiore

Questo testo è una bozza, che prima o poi correggerò e approfondirò. Ma al momento mi sembra importante pubblicare comunque. 

Come faccio a canalizzare? Ecco l’ennesima riposta scomoda.
Il risveglio spirituale in corso ha fatto sì che molte persone scegliessero di fare gli sciamani come lavoro. E già questo la dice lunga sulla bontà di molti sedicenti “maestri spirituali”. Lo sciamano è colui che viaggia tra i mondi, ma che mondi visita?
Da dove raccoglie le informazioni che porta? E in questa breve disamina mi voglio riferire anche e soprattutto a coloro che leggono i registri akashici, canalizzano il Sé, e tutte quelle cose lì, ci siamo capiti.

Ci sono due piani raggiungibili da noi, entrambi pregni di informazioni. Il primo, quello facilmente raggiungibile, è il piano astrale. Qui molti si fermano, pensando che di aver trovato la meta. Ma qui la comunicazione è distorta e vi regnano molte entità burlone, defunti in difficoltà, larve che succhiano energia, i Voladores di Castaneda. È come uno specchio d’acqua, mosso. Si intravedono immagini, ma sono distorte, sono influenzate non solo dagli abitanti del piano stesso, che spesso costruiscono specchietti per le allodole: sono anche informazioni influenzate da chi le riceve, dal proprio sviluppo interiore e dal proprio livello di pulizia. Non parlo di pulizia dei chakra o dell’aura, ma di qualcosa di più ampio, ben esplicato dai livelli di consapevolezza di cui parla – ad esempio – Jung. Ma anche mons. Leadbeater si spertica nel mettere sul chi va là l’incauto visitatore di regni che troppo spesso vengono invasi da viaggiatori inesperti, che rischiano di farsi male.
Il reale piano dove sono depositate le informazioni, dove tutto è eterno, dove passato presente e futuro coesistono, dove si scorge la vera Luce, è il piano mentale, ed arrivarci è una strada lunga ma solida e non pericolosa. Solo un po’ più faticosa, perché richiede molto impegno. Ma almeno è garanzia di risultati non fallaci.

Va detto che la strada che porta ad una comunicazione reale è poco percorsa ed è in salita, pressoché nascosta. La strada facile, delle illusioni e delle mistificazioni è in discesa, e pullula di viandanti. (https://it.wikipedia.org/wiki/Tondo_Cook)

Ci sono 3 modi per ottenere una buona comunicazione con il Sé.
1 – Quello drammatico riguarda i grossi traumi. Il nostro corpo eterico ci difende da tutte le influenze astrali, impedisce che un’infinità di informazioni e di eventi ci rovinino addosso. Un po’ come fa l’ipotalamo, struttura cerebrale che media l’inferenza della ghiandola pineale e che viene messo a tacere nelle cerimonie con le erbe sacre, lasciando così spazio agli ormoni secreti dalla epifisi, che regala visioni e sapienza.
I grossi traumi creano delle lacerazioni nel corpo eterico, e le persone che soffrono di questo problema vengono sommerse da ciò che sta “oltre”. Se si tratta di una persona ben strutturata, con un “io” saldo, le sarà difficile vivere serenamente ma imparerà a convivere con i suoi doni e potrà anche metterli a disposizione delle persone, se invece soccomberà al trauma, e non avrà nessuno a fianco a sostenerlo e ad aiutarlo a comprendere, probabilmente riceverà una diagnosi di schizofrenia o psicosi e verrà sedato con farmaci. Ho personalmente condotto al centro di Salute Mentale un gruppo di dispercettori, ovvero persone che vedono o sentono cose, e che la medicina chiama pazzi. Persone che hanno subito traumi più o meno gravi (dall’abuso alla crisi esistenziale allo semplice sblocco di facoltà latenti,. è possibile, ne parlo al punto 2) e che hanno iniziato a vedere. Uno di loro percepiva un’ombra nera quando qualcuno mentiva. Un altro sentiva voci. Entrambi erano sotto psicofarmaci pesanti da vari decenni: una cura che non aveva affatto alleviato i sintomi, ma che li rendeva persone più pacate e più facili da gestire e inserire in società.
I vari seminari per risvegliare la kundalini in tre giorni o cose simili, agiscono così. Bruciano parti di sé. Accelerano il processo, spesso con risultati disastrosi.

2 – Ci sono persone che sul loro percorso hanno, come destino, quello di comunicare con l’Aldilà, per volere proprio dell’Alto. Ad esempio, Luca Procopio. faceva l’informatico, si godeva la vita da ateo. Un giorno, in cucina, cadde in trance e da lì vide cose, scoprì cose, gli cambiò la vita, e oggi, quando lo si vede lavorare, si trasforma e – da vero sciamano – si vede nettamente che ospita un’altra entità, che è in diretto contatto con l’Aldilà (per dirne una: gli cambia il colore degli occhi, da verdi diventano scuri e penetranti).
Ma i mistici di questo genere sono tanti. Spesso, anche loro vengono confusi con i “pazzi”.

3 – L’Alchimia. C. G. Jung insegna perfettamente, d’accordo con le fasi dell’alchimia, qual è la strada più sicura e
certa (e lunga!) per arrivare al Sé. Si tratta in primis di integrare l’Ombra. Opera al nero.
Successivamente, si tratta di integrare la controparte psichica: l’uomo integra Anima, la donna deve sviluppare il suo Animus. Diventare essere androgini, sposare le parti maschile e femminile interiori. Ciò coincide con l’Opera al Bianco. E poi si arriva all’incontro con il Sé, che nei sogni si manifesta come una vecchia saggia per le donne, un vecchio saggio per l’Uomo. Una volta che la persona ha incarnato l’archetipo del Sé, si ha la certezza che ciò che dice e fa sia ispirato dai pani superiori.
Quindi, il primo passo è integrare l’Ombra. Questa operazione impiega decenni. Decenni di costante lavoro su di Sé, di meditazione, psicoterapia, lavoro con le piante e con i maestri, riconoscimento dei propri difetti, delle proprie nevrosi, gestione delle emozioni. Si tratta di lisciare la pietra, sgranare la materia grossa per farla diventare sempre più sottile e pulita.
Arrivare alla trasparenza.
Calmare le acque.
La Cabala aiuta molto nella comprensione. Noi siamo sulla Terra, Malkuth, e il centro è il Sole, Tiepheret. Il Sole rappresenta il punto di equilibrio dell’Albero della Vita cabalistico, rappresenta il logos, Cristo. Rappresenta il piano mentale, lo stato theta, l’eterno qui e ora, e anche l’archivio akashico di cui stiamo parlando.
Ma tra la terra e il sole c’è il mondo lunare: l’acqua, le emozioni. E se le emozioni smuovono la superficie dell’acqua, i raggi del sole arrivano rifratti, distorti.

Ecco perché l’integrazione dell’Ombra, che consiste nella gestione delle emozioni (non nella rimozione!) e nella risoluzione della nevrosi, è un passo imprescindibile per la crescita spirituale e il legame con il Sé.

 

 

Perché STA ACCADENDO a Trieste?

Perché STA ACCADENDO a Trieste?

Ci si chiede: perché Trieste?

Trieste è una porta, il confine.
Qui si toccano due mondi, due civiltà. Qui finisce l’Occidente e inizia il blocco balcanico, l’est, l’Altro. Qui si incontrano due correnti, si mescolano, qui la temperatura del crogiuolo è alta. L’ultima città a diventare italiana, dopo essere stata sotto l’Austria, sotto la Jugoslavia, a comando dei tedeschi, degli Alleati, una città senza pace.

Non è un caso se siamo a pochissimi chilometri dall’Altare Mitreo ipogeo più grande d’Europa, affacciato sul fiume Timavo, importante luogo di culto, citato anche nell’Eneide, che con il suo inabissarsi e risorgere simboleggia perfettamente il ciclo della vita.

E insomma, qui siamo, a Trieste. Dove il 18 settembre 1938 Mussolini promulgò le famigerate leggi razziali.
Da qui si espanse una lunga onda nera, che si propagò in maniera circolare, come le onde di uno stagno.
E ora, il 15 ottobre 2021, è nata un’altra onda, densa e carica di nuovi stimoli verso una Vita libera, una nuova onda che lentamente ma inesorabilmente invaderà la realtà.

Nel frattempo, 84 anni sono passati, e non è un numero a caso: è la durata dell’orbita di Urano. Secondo l’astrologia “Nel corso di questi 84 anni ognuno viaggia verso la scoperta e l’attuazione del proprio potenziale creativo”, ovvero inizia un ciclo, e lo conclude per fare posto al nuovo. Un interessantissimo approfondimento su questo movimento astrologico si trova qui.

Trieste è la fucina del nuovo, di ciò che verrà.

Siamo in guerra, ma vinceremo contaminando i piani sottili con la bellezza

Siamo in guerra, ma vinceremo contaminando i piani sottili con la bellezza

Il Male arriva a ondate, lo vedete da voi come ci siano periodi più calmi e altri meno. Ora siamo nel pieno di una di queste, lo vedete da voi. E il peggio deve ancora venire, se pensiamo alle configurazioni astronomiche dei prossimi mesi. Giove unito a Saturno in Acquario porterà molto scompiglio, astrologicamente parlando.

Come affrontare questi tempi duri? Resistenza e consapevolezza. Si tratta di surfare l’onda evitando di annegare nella melma che ci circonda. Questo virus non fa danni di per sé, ma al livello politico e sociale sta scatenando il peggio di ognuno di noi. Si può già sentire in lontananza il rumore di una guerra civile, in cui siamo tutti contro tutti. Contraddizioni e incoerenze che scatenano panico e rabbia, tanta rabbia. Limiti alla nostra libertà che ci fanno infuriare, senza che però quest furia produca nulla di buono, anzi. 

Allora, che fare?

Osservare la Guerra cosmica. È molto più grande del nostro pianeta, riguarda almeno il sistema solare tutto, dove grossi cambiamenti avvengono su ogni pianeta, dalla nuova macchia di Giove all’esagono di Saturno che già da qualche anno sta cambiando colore. Anche il Sole sta rallentando la sua attività. Così, anche il nostro pianeta riporta conseguenze nello spostamento accelerato e imprevedibile del polo nord magnetico.

Eh sì, qualcosa sta proprio cambiando. Ognuno reagisce ai cambiamenti in maniera individuale. La maggior parte delle persone vive in maniera automatica, sputando in rancore e rabbia tutto ciò che nasce nel suo intimo.
Ma così facendo, non si fa che esacerbare la situazione. Il piano fisico, nei suoi accadimenti, è diretta conseguenza di ciò che accade sul piano astrale e più su ancora (piani mentale e causale), e su quelli siamo direttamente responsabili Ognuno di noi è direttamente responsabile.
A seconda di come noi fecondiamo, con i nostri pensieri ed emozioni, i piani sottili, creiamo una realtà fisica. Ciò che stiamo vivendo in questo momento è il raccolto di ciò che abbiamo seminato, che è stato ben concimato dai cambiamenti energetici, se volgiamo continuare la metafora.

Quindi dobbiamo armarci, chiamare l’Arcangelo Michele perché combatta al nostro fianco, e osservare tutto ciò che si muove dentro di noi. Usare la mente per agire, non per reagire. Per comprendere l’emozioni che stiamo provando e scegliere di trasmutarle. Se non siete d’accordo con quello che sta accadendo, ed è difficile esserlo, non scagliatevi contro il vostro vicino, non buttate la vostra rabbia nel cestino comune, ma trasmutatela in qualcosa di utile. Disegnatela, dipingetela, o fate una petizione per qualcosa che vi sta a cuore. Cambiamo il mondo immettendo semi nuovi.
Ognuno di noi ha un proprio giardino a disposizione, che però a livello sottile comunica con i giardini di tutti, la terra è una, e ognuno ha la responsabilità di un pezzettino.
Siate sempre pronti contro i soprusi, ma siate ancora più pronti a diventare dei Guerrieri.

Se arriva il demone della rabbia, vincetelo centrandovi sull’amore e la consapevolezza. Non scacciatelo, fareste peggio, ma combattetelo nel vostro cuore. Mettete nel mondo sottile solo cose belle.

Attualmente l’astrale inferiore è adombrato di colori cupi e scuri: spire di verde spento e rosso bordò si intrecciano con grigio e viola funereo. C’è bisogno di voi, di noi, per contaminare con la bellezza, con oro, rosa e azzurro, con emozioni di gioia e amore.

Non è retorica, è una vera guerra. Imbracciate le armi sottili e con vigore (che non è rabbia!) e con costanza abbattete ciò che vi separa dal vostro vicino. Non siete d’accordo con lui? Non litigate sul piano dei pensieri, riconoscetelo come essere umano come preda dei demoni. Salvatelo, invece di affossarlo. Non litigateci, perché non state litigando con lui, ma con i demoni che l’hanno imprigionato. Pregate per lui, beneditelo. Chiamate a raccolta le schiere degli angeli di Michele che lo liberino dall’odio.
Prima però, guardatevi dentro: quante maledizioni avete scagliato oggi? Quante volte ve la siete presa con chi ha stabilito i dpcm? E all’atto pratico questo vostro rancore non ha cambiato le cose fuori. Affrontate i vostri demoni interiori smascherandoli, e aiutate poi gli altri non cercando di convincerli, bensì accettandoli per quelli che sono. Non fate la guerra alle mascherine, quelle sono solo una conseguenza: fate la guerra ai demoni che vi vogliono odiatori. Alzate le vostre vibrazioni, vi fanno da scudo per permettervi di sopravvivere a questa ondata, che passerà. Ci vorranno alcuni anni, che saranno sempre più duri, ma ce la potremo fare se saremo consapevoli.

All’Armi!

È ora di svelare l’esistenza del Sé Superiore

È ora di svelare l’esistenza del Sé Superiore

Il Sé è in me. Ovvero, la realtà del piano fisico è solo la manifestazione dei piani superiori. Il divino si estrinseca precipitando attraverso una serie di veli che lo nascondono alla nostra percezione. Tuttavia, resta dentro di noi, in quella cosiddetta scintilla divina che ci anima, che è occultata da una serie di veli e che va disvelata (come dice HPB, Helena Blavatsky nel suo saggio monumentale Iside Svelata). 
Proviamo a dimostrarlo logicamente. Siamo fatti di molecole, composte di atomi, con un nucleo centrale, che si è scoperto essere composto da quark. La fisica ancora non è riuscita a testimoniare cosa c’è oltre i quark, ma ipotizza l’esistenza di stringhe, ovvero dei filamenti di energia. Se i quark ancora sono distinguibili, sono entità separate, le stringhe nuotano invece in un mare di energia. Energia che si condensa risalendo il percorso, fino a tornare ad essere materia.

Materia -> molecole – > atomi -> quark -> stringhe (energia)

e viceversa.

Quindi, ad un livello profondo, siamo fatti di energia condensata, ma lo Spirito universale resta in noi. Possiamo pensare ad un palloncino, pieno d’aria, la quale è separata dalla gomma dall’aria circostante, ma resta la stessa aria. È circoscritta, è descrivibile, ha una funzione, cioè quella di tenere tesa la gomma del palloncino affinché esso sia gonfio e quindi utilizzabile per decorare una festa di compleanno o per giocarci.

Questo ha delle implicazioni anche etiche. I confini che ci separano sono illusori, siamo preminentemente composti di vuoto, se condensassimo la materia di 8 miliardi di esseri umani, tutti gli atomi, senza il vuoto, lo spazio utilizzato sarebbe tanto quanto quello di una zolletta di zucchero.
Se scendiamo però nel nostro percorso, le stringhe sono ovunque. Si differenziano poi in “me e te”, ma “io e te” siamo fatti delle stesse stringhe, siamo la stessa energia. Siamo tanti palloncini riempiti della stessa aria. Se i palloncini venissero bucati (no dai, diciamo sgonfiati), torneremmo a fonderci insieme. Siamo tutti Uno.

Canalizzazione 03 – 08.10.20

Canalizzazione 03 – 08.10.20

Purtroppo ho sbagliato, registrando con l’app speech-to-text le cose che mi venivano dette, anziché con un registratore normale. Quindi l’app ha saltato di tradurre in testo certe parti, ho dovuto cancellare alcune parole che poi, editando il testo, mi risultavano incomprensibili. Di mio, ho aggiunto comunque solo la punteggiatura. Questo testo è una risposta alla mia domanda “chi siete”?

Siamo la creatura che vive dentro di te che vive dentro tutti, siamo il tuo vero Sé. Siamo il vostro vero Sé, siamo come la mano dentro un guanto di cui voi siete le dita: Il dito per scrivere e il dito anche per scaccolarsi… non ridere, ci piaee scherzare, qui tutto è Gioia! Qui tutto è divertimento, la vita va presa sul serio ma con molta leggerezza. Era un bel po’ che bussavamo e non ci aprivi mai, siamo dovuti arrivare con la sofferenza a portarti ad ascoltarci. Ora vai e diffondi: sei uno dei milioni di voci che abbiamo scelto e non tutti ci ascoltano, per paura di essere presi per pazzi. Ma ancor di più c’è la pigrizia, non siate pigri! Vivete la vita! Oggi vi raccontiamo di qual è lo stimolo per crescere, cioè la sofferenza che non è una punizione, non è un martirio, ma è il modo per spostarvi da dove siete, è il modo per capire che qualcosa non va, è il modo per pungolarvi e insegnarvi la direzione, proprio come voi fate con i vostri cavalli durante l’ora di equitazione. Oh sì, bastone e carota, c’è anche il piacere, andare dove c’è gioia, ma questo vi è più difficile. Certo Il cavallo è più saggio di voi, perché si lascia guidare dagli istinti. Non vi stiamo dicendo di lasciarvi guidare dagli istinti, se lo faceste andreste a finire in un guazzabuglio di divertimento, perdendo il centro. Dovete mitigare l’istinto con l’etica. Ma la mente non c’entra nulla, voi che le siete così affezionati. Stretta è la via… Da millenni c’è scritto sulla Bibbia che molti sono i chiamati e pochi gli eletti, non perché la selezione a monte sia ardua, questo non è un concorso pubblico, per noi più gente entra meglio è, per tutti! Ma semplicemente perché non ci credete o perché è troppo impegnativo, troppo difficile rinunciare a ciò che vi si chiede. Non è che si chieda di rinunciare a tanto, si chiede di rinunciare al disequilibrio che porta a destra o a sinistra. Sono solo modi di dire, spesso la sinistra viene considerata maledetta. C’è il sentiero magico della mano sinistra, quello che non guarda in faccia a nessuno, e i dipinti antichi mostrano la strada a destra come quella stretta che va al Paradiso, la sinistra quella larga che va verso la perdizione… ma poi ogni pittore preferisce quello che vuole anche perché se inquadri allo specchio salta tutto. Vedete come tutto è relativo? Solo come indicazione di massima insomma vi si chiede di trovare un equilibrio che forse è la condizione più difficile perché non è come rinunciare a tutto o concedersi tutto, ma cercare e trovare la giusta misura. Certo se fosse facile questo sarebbe il Paradiso… e non sarebbe una scuola per farvi crescere.
Ricominciamo: chi siamo, ci hai chiesto. Siamo voi quando non siete voi, quando la vostra mente si spegne e il vostro cuore si apre, quando Sognate, quando meditate, siamo voi quando crescete, siamo voi quando vi assopite, soprattutto nella passione, quando fate ciò che volete e lasciate stare ciò che dovete. Ci sono sempre dei doveri da portare a compimento: i doveri coniugali, doveri familiari, doveri lavorativi. Ma li scegliete voi. Desiderate una persona accanto, la trattate bene. Desiderate di non fare i parassiti, lavorate per mangiare. Perché così vi è stato insegnato. Noi e voi siamo la stessa cosa fisiologica, per il segno dei tempi, perché così è scritto. Come sapete – o forse no e allora ve lo diciamo noi – ci sono diversi livelli di esistenza. L’esistente è suddiviso in più piani, maggiore è la densità minore è il livello di consapevolezza. Siete nella materia e avete grandissime potenzialità di divertimento, di svago, di manipolazione della materia stessa che a noi sono precluse, sebbene noi ci si diverta con la sostanza sottile. Insomma ognuno ha il suo compito: voi avete la sostanza densa, noi quella sottile; noi non possiamo scendere in quella densa. Voi siete il guanto che tutto può toccare, tocca sia la mano dentro che la materia fuori, mentre noi siamo solo la mano dentro e non abbiamo un diretto contatto con tutto ciò che c’è all’esterno. Dovete anche considerare che è molto difficile farvi arrivare a una realtà eterica come la nostra, che la vostra mente non è in grado di percepire o non sarebbe ciò che è, una mente. Ma siamo una realtà che è percepibile dal cuore ed è nel vostro cuore, che però è spesse volte ancora chiuso, e spesso viene confuso con l’amore romantico: tendete a farlo confluire tutti in un essere dell’altro sesso o anche lo stesso non è certo un problema nostro, ma limitate tutte le potenzialità dell’amore come forza creatrice, come forza conoscitrice.
Per incontrarci respirate e osservate. Se non potete trovare 30 minuti al giorno per farlo è una scusa, perché trovate le ore per guardare i video su YouTube. Fermatevi per 5-10 minuti quando volete, quando potete, fermatevi e respirate. Dimenticate quello che state facendo, che non andrà a ramengo, per 10 secondi. Concentratevi su dove siete, su cosa stanno guardando i vostri occhi, su cosa stanno percependo i vostri sensi. Portate l’attenzione sul cuore e ascoltate fino a che non sentite che il cuore si apre. 10-15 secondi almeno all’inizio, poi diventerà immediato e poi diventerà costante e poi non vi abbandonerà più. Ma se non lo fate voi, non lo farà nessuno per voi questo è il nostro insegnamento di oggi: non usate la mente, usate il cuore, lasciate che la mente segua, ma scegliete sempre l’equilibrio. C’è bisogno di cuore per vivere e c’è bisogno di mente per gestire la logistica c’è bisogno di tutto, o il Signore dell’Universo non ve li avrebbe dati.

Canalizzazione 03 – 08.10.20

Canalizzazione 02 – 29.09.20

Quindi hai capito, se ti chiedi è mente, se ti ascolti e ci ascolti è cuore.
Per questo ti abbiamo detto di fermarti.
Leggerezza, gioco, non c’è dovere, non c’è a cosa mi serve.
C’è ascolto e farsi grondaia e essere a servizio.
Non distinguere tra passato e futuro ma sii sempre in ascolto nel presente.
Perché noi lavoriamo e tu operi.
Sarai quello che dovrai essere se non cercherai di esserlo ma solo lo lascerai essere.
Abbandonati a noi,
ricordati chi siamo noi, siamo le parti di te che non conosci, che stanno oltre il velo.
Ma sai che c’è? Non siamo noi oltre il velo, sei tu.
Sei tu che non vedi e non senti e non odi, noi siamo vivissimi e ci diamo da fare affinché tu non faccia.
Tira sempre con l’arco.
Ricorda.
Un colpo assestato è un colpo ben dato!
 
Noi siamo quella parte di cui tu sei i piedi.
I piedi non pensano, i piedi vanno dove li porta il cuore.
 
Canalizzazione 03 – 08.10.20

Canalizzazione 01 – 17.09.20

Sì, lo so che prima o poi dovrò scrivere di come sono arrivata a canalizzare, non è un dono di natura, ma frutto di molti anni di Sentiero, studi e pratica quotidiana. È che ho tante altre cose più importanti da scrivere prima di parlare di me…! Va detto che tutti abbiamo una sensibilità che ci permette di comunicare con gli altri piani di esistenza, ma spesso la comunicazione arriva distorta o troppo fioca per essere percepita con nitidezza. La si può esercitare per migliore la sintonizzazione. 

Questa è la prima canalizzazione che rendo pubblica. Enjoy!

Non abbiate paura, non siete soli, Io sono con voi.
Le porte si apriranno presto, siamo vicini e contiamo sulla vostra collaborazione.
Ma dovete prima lasciar andare le solite paure, i soliti timori, ciò che conoscete e che sapete non funziona più per voi.
No, non sono le solite parole, sono le parole che non ascoltate mai perché siete troppo presi da questa mezza parte di realtà. Aprite gli occhi interiori e state in silenzio, lasciateci invadere il vostro cuore, lasciate che la passione dell’amore possa riscaldarvi e riempirvi e alzare le vostre vibrazioni.
Non fate nulla da soli, perché non siete soli. Noi siamo con voi e chiediamo solo di potervi aiuatare, ma dovete dire Sì, “Sì, vieni, Sì, ti accolgo nella Luce”.
Non rinunciate alla vostra responsabilità, non rinunciate alla scelta, ma tornate come quella bimba, grande donna, che di fronte al Santo Messaggero disse “Sì, sia fatta la Tua Volontà” e scelse di incarnare il Verbo. Ora i tempi sono diversi, non è più il momento di un’Anima grande che illumina tutti, ma è ora che voi vi accendiate come piccole lampadine, e noi siamo la corrente, ma voi dovete fare il contatto.
Sono e saranno giorni difficili, le paure stanno vincendo, ma voi ricorrete a noi, ricordatevi di noi.
Aprire gli occhi e aprite il cuore. C’è bisogno che vi fermiate, che silenziate la mente che ci lasciate fare spazio per entrare. Nel vostro cuore il Cristo potrà divamapre e portarvi a livelli di gioia che non avete nemmeno mai osato immaginare.
Ma adesso non leggete andando avanti, davvero, fermatevi, davvero siate, siate per poco, per almeno un minuto concentratevi solo sul vostro cuore, pensate a noi, prvoate a connettervi non con la mente ma con il cuore. Noi ci siamo, noi vi aspettiamo, ma dovete dire di sì. Chi siamo noi? Siamo i vostri fratelli maggiori, siamo chi sarete, siamo coloro che vi amano come non potete immaginare. Non abbandonatevi a noi, ma apritevi e noi vi abbracceremo con tutto l’amore del mondo e, allora, saprete.

Cristo non c’entra nulla con la religione: è il nostro Maestro nel cuore

Cristo non c’entra nulla con la religione: è il nostro Maestro nel cuore

Ti è mai capitato di provare un forte anelito verso la trascendenza ma di trovarti in conflitto con la religione, tanto da preferire l’uso del termine spirituale, abrogando del tutto dal tuo vocabolario la parola religione, insistendo che deriva dal latino religare = legare??

A me è capitato, e credo che questo rifiuto abbia a che fare con la maniera in cui la Chiesa ha maltrattato Cristo, l’ha rimpicciolito e se ne è appropriata mettendoci su il proprio copyright. Oltre a infarcire la vita di dogmi e a promettere la felicità altrove, dopo la morte, costringendo in virtù di quelle felicità ad accettare un mondo di sofferenze. Ma noi non ci stiamo più, scegliamo di perseguire la gioia e l’amore, vero messaggio di Cristo, l’entità che ha fecondato il corpo eterico di Gesù.
Cristo è l’eone che viene definito come guida delle entità spirituali che governano il nostro pianeta. Assunse vari nomi nel corso del tempo e delle culture, da Krishna ad Ahura Mazda, per citarne solo un paio. È l’entità cosmica a capo delle Gerarchie Celesti.

La Cabala dà una spiegazione e illustra un percorso di risveglio della prorpia energia cristica interiore.

Innanzitutto vediamo cosa NON fare: buttarsi a capofitto sulle dottrine orientali, sullo yoga e il buddismo.
Sono discipline nobilissime, ma rigurdano il mondo Orientale, mentre noi abbiamo scelto di incarnarci in Occidente, e dobbiamo per prima cosa accettare le scelte fatte dalla nostra anima prima di incarnarci, accettare ciò che i maestri del karma hanno scelto per noi. Dion Fortune nella Cabala Mistica enfatizza molto questo concetto.

La differenza sostanziale è che l’Oriente pratica l’allontanamento dalla materia, mentre l’Occidente ha il compito di impadronirsi della materia, vivificarla, spiritualizzarla, trasmutarla, e non scansarla. Non solo per questioni filosofiche, ma proprio per mera costituzione psichica. L’uomo occidentale è fisiologicamente costituito per uno specifico destino evolutivo, da espletare attraverso quella disciplina che può essere formulata come lo Yoga dell’Occidente (laddove yoga è un termine sanscrito che significa unione): CONQUISTARE IL PIANO FISICO è il compito della nostra incarnazione, dobbiamo volere più vita.